Biodermogenesi e smagliature, come funziona il trattamento

Le smagliature sono un inestetismo quasi inevitabile in alcuni periodi della vita: gravidanza, post parto, forte calo-aumento di peso. Si tratta, infatti, di strappi delle fibre della pelle che, soggetta a stress e sollecitazioni (oscillazioni ponderali) non ha sufficiente elasticità per resistere al mutamento. La biodermogenesi sulle smagliature può rappresentare la soluzione se le striature sono sedimentate.

Le striature si manifestano in alcune zone, dette a rischio: pancia, fianchi, seno e gambe le più colpite. Non ne sono esenti, però, neppure glutei e braccia. L’incidenza del fenomeno è trasversale, colpisce sia uomini sia donne e a qualsiasi età. La cura anti-smagliature è la prevenzione: applicare quotidianamente e più volte al giorno creme e oli specifici, con un buon massaggio, può bastare a evitarne la comparsa.

E se ormai le smagliature hanno già presentato il conto? In questo caso è d’obbligo agire il più tempestivamente possibile. Infatti, quando le smagliature sono ancora rosse e viola (primo stadio) sono trattabili e cancellabili. In seguito, quando diventano bianche, l’atrofizzazione del derma ha già avuto inizio e dunque la cicatrice è quasi indelebile. Uno dei trattamenti da istituto più gettonati per intervenire sui segni è la biodermogenesi delle smagliature. La biodermogenesi delle smagliature consiste nell’irrorazione sanguigna e linfatica della zona colpita da striature, ciò fa sì che la smagliatura si ripigmenti con nuove cellule, a colmare il solco della cicatrice. Il trattamento si rivela piuttosto efficace ma è molto costoso e richiede almeno due sedute a settimana per un minimo di otto settimane.

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