Depigmentanti: quali sostanze contro le macchie cutanee

I prodotti depigmentanti hanno assunto un’importanza primaria nel trattamento delle cosiddette macchie cutanee, pigmentazioni irregolari della cute che insorgono e aumentano progressivamente con l’avanzare dell’età.

Ma spesso anche per altri motivi, quali l’esposizione solare eccessiva, l’assunzione di alcuni farmaci, le allergie e l’inquinamento ambientale. Quali ne siano le cause, rimane il fatto che le macchie cutanee altro non sono che aree circoscritte della pelle, in cui vi è un’alterata concentrazione di melanina. Ed è proprio su questa attività, quindi, che i depigmentanti devono intervenire. I prodotti antimacchie rientrano principalmente in tre categorie, a seconda del meccanismo d’azione:

  • riduzione dell’abbronzatura: i prodotti solari impediscono alla radiazione ultravioletta di stimolare la sintesi della melanina, limitando l’imbrunimento della cute
  • accelerazione del rinnovamento cellulare (turnover epidermico): i prodotti esfolianti favoriscono la desquamazione dell’epidermide, eliminando gli strati più superficiali (e ricchi di melanina) e liberando così quelli sottostanti, più chiari
  • inibizione della sintesi della melanina (melanogenesi): ci sono sostanze che inibiscono l’enzima tirosinasi, responsabile della conversione dell’aminoacido tirosina nei derivati necessari per l’assemblamento del pigmento melanico. L’arbutina (presente nell’estratto del corbezzolo e dell’uva ursina) inibisce la tirosinasi; l’acido ascorbico (vitamina C e derivati) inibisce la biosintesi della melanina e presenta spiccate proprietà antiossidanti; l’acido azelaico agisce per inibizione competitiva degli enzimi coinvolti in reazioni di ossidazione della tirosina. Esistono poi numerosi estratti vegetali dotati di proprietà schiarenti, tra cui i polifenoli della liquirizia (Glycyrrhiza glabra), i flavonoidi della camomilla (Matricaria camomilla), l’acido ellagico, un polifenolo presente nella fragola, nel lampone, nel melograno e così via.

E’ bene tenere presente che l’esposizione a detergenti troppo aggressivi, ad agenti irritanti e soprattutto alle radiazioni solari durante il trattamento può comportare non soltanto l’annullamento degli effetti del prodotto depigmentante, ma anche danni alla pelle.

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