Nota anche come psoriasi o eczema e spesso accostata dagli aggettivi “seborroica” o “atopica”, la dermatite può comparire in diverse varianti, ma con alcuni tratti sempre costanti: arrossamenti, gonfiori e un prurito intenso, molto difficile da controllare specialmente durante il riposo notturno e che, proprio per questo, spesso provoca lesioni alla pelle. Molte e diverse sono le cause di questo disturbo assai frequente, che in genere va e viene, arriva e poi scompare, per ripresentarsi periodicamente nel corso di una vita. In primis c’è lo stress, componente importante del problema (tanto che psoriasi e dermatite atopica sono anche definite come disturbi psicofisici, proprio perché la componente psicologica gioca un ruolo importante). Più spesso, però, le cause della comparsa di arrossamenti e gonfiori sono un’allergia o un’infezione, che scatenano il meccanismo di difesa della pelle, che con le sue reazioni ci avverte che qualcosa non va. Può essere dovuta anche a una carenza o un eccesso alimentare e anche al contatto con qualche sostanza per la cute irritante, come i detersivi, i cosmetici, il pelo degli animali domestici, la polvere, i metalli o altre sostanze quali, per esempio, il lattice.

Tre tipologie di malattia

La dermatite è, quindi, una malattia della pelle non contagiosa e vanno distinte almeno le principali tipologie: quella atopica si manifesta con la comparsa di irritazioni e macchie rosse che prudono e che, se grattate senza controllo, possono portare a lesioni, con conseguente formazione di crosticine e secchezza cutanea; la dermatite seborroica, invece, è caratterizzata dalla comparsa di aree giallastre e pruriginose sulla pelle, specialmente sul cuoio capelluto, sulle sopracciglia e dietro le orecchie. Infine c’è la dermatite da contatto, localizzata solo sulle aree interessate dall’agente irritante e caratterizzata da rossori e pruriti intensi.

Le cure ci sono, ma, diciamolo subito, agiscono soltanto sui sintomi (su prurito e infiammazione, quindi), non eliminando il problema alla radice, dunque, in maniera definitiva. I cortisonici aiutano in questi casi, così come gli antistaminici, specialmente nei momenti di crisi più acuta, ma vanno sempre assunti su consiglio del medico. La natura, poi, ci viene incontro con alcuni rimedi naturali -come la camomilla, la calendula e la liquirizia-, ma nei casi più gravi nulla può e deve sostituire una visita dal dermatologo.

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