La vitiligine colpisce l’1% della popolazione tra i 20 e i 40 anni e, purtroppo, non ha ancora una terapia risolutiva. Si manifesta con la comparsa di macchie bianche rotonde o ovali sul volto, sulle mani e sui genitali, riconducibili alla mancata attività dei melanociti, le cellule addette alla produzione di melanina, il naturale pigmentante della pelle. I trattamenti si limitano a ritardare la progressione della malattia, ma a oggi non esiste una cura in grado di fermare il progredire della patologia, che porta il sistema immunitario a non produrre melanina. La malattia non è dolorosa, né contagiosa e la sua origine è ereditaria e genetica.

Le macchie col tempo possono ingrandirsi ed espandersi e per questo è importante che chi ne soffra ricorra prontamente all’esperto dermatologo per una terapia contenitiva. In genere si suggerisce di affiancare al processo di cura anche una terapia psicologica, perché la vitiligine ha effetti spesso molto pesanti sulla qualità della vita di chi ne soffre.

Quello che possiamo consigliare è proteggere sempre la pelle dal sole, per evitare che le macchie bianche si evidenzino ancora di più. In commercio esistono, poi, diversi prodotti cosmetici di camouflage in grado di scurire le parti prive di melanina con effetti sorprendenti, aiutando i pazienti sia nell’aspetto fisico, sia in quello psicologico e relazionale.

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