La pelle maschile è diversa da quella femminile da tanti punti di vista. Pur avendo la stessa struttura e le stesse funzioni, è diversa per molti fattori di tipo costituzionale, ambientale, ormonale. Queste differenze determinano variazioni che tendono a modificarsi con l’età. A partire dalla pubertà, le caratteristiche specifiche cutanee maschili cominciano a delinearsi in modo netto, con lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari.
La cute maschile è più spessa (dal 16 al 25% in più rispetto a quella femminile) ed elastica, e di conseguenza più resistente e meno permeabile al passaggio delle sostanze a livello transdermico, e possiede anche un film idrolipidico più abbondante. Il sistema pilifero è maggiormente sviluppato e, sotto l’influsso degli androgeni, si localizza nelle regioni che caratterizzano il corpo maschile, rispettando le variabili genetiche ed etniche. Inoltre la presenza di un numero maggiore di follicoli piliferi sul viso determina una predisposizione a sviluppare punti neri.
Anche il colorito può essere diverso nei due sessi a parità di fototipo, perché la pelle maschile è più scura di quella femminile: le differenze sono di tipo vascolare (microcircolazione) e nel contenuto in melanina, emoglobina e carotene. Le secrezioni di sebo e di sudore sono molto più abbondanti, con una seborrea più marcata e una riduzione del pH a livello sudorale, che determina una maggiore acidità. Questo spiega anche le differenti caratteristiche di odore della pelle maschile rispetto a quella femminile.