Il sudore è un’esigenza dell’organismo ed è benefico per liberare il corpo e la pelle dalle tossine accumulate. Dunque, il processo di sudorazione, se non eccessivo e copioso (iperidrosi), non andrebbe contrastato né tantomeno bloccato. Anche una sudorazione definita normale per quantità e frequenza, però, può conoscere il problema del cattivo odore.
Il sudore maleodorante è sudore (che allo stato originario non ha alcun odore, è come se fosse semplice acqua) entrato in contatto con una serie di batteri presenti in natura sulla pelle. Come è risaputo, i batteri proliferano nei luoghi umidi e caldi: è il caso delle ascelle ma anche di piedi e zona inguinale. La prima misura preventiva contro il sudore maleodorante riguarda, dunque, la detersione.
La pelle, infatti, va sempre pulita perfettamente con acqua e sapone antibatterico prima dell’applicazione di qualsiasi tipo di deodorante. Inoltre, va asciugata sempre molto bene onde evitare di lasciare la cute umida: l’epidermide bagnata diventerebbe così terreno più fertile per agenti patogeni, batteri e diminuirebbe l’efficacia del deodorante.
Solo dopo detersione e asciugatura, si applica il deodorante. Quest’ultimo va scelto a seconda del tipo di pelle per quanto riguarda le formulazioni e secondo le esigenze quotidiane per ciò che concerne invece la forma di erogazione (il più igienico è quello in spray, o crema). E’ buona norma scegliere un deodorante delicato e privo di alcol o profumazioni aggressive, soprattutto se si ha la pelle sensibile e delicata.
Inoltre, ogni volta che si rinnova l’applicazione del deodorante è necessario un nuovo lavaggio della parte con acqua e sapone: mai applicare il deodorante sulla pelle sudata, senza detergerla (questo peggiorerebbe il cattivo odore). Infine, se il sudore maleodorante è associato a sudorazione eccessiva, possono essere utili gli antitraspiranti (meglio se non a lunga durata).