Il decalogo per esporre i bambini al sole (ma vale anche per gli adulti) di Daniela Dallari, specialista in pediatria preventiva, neonatologia e patologia neonatale.
- Non esporre i bambini al sole se hanno meno di 3 anni. Dai 3 anni in su è indispensabile che si usi uno schermo solare alto e si indossino maglietta, cappello e occhiali da sole con lenti certificate anti Uv.
- Evitare l’esposizione dei bambini tra le 11 e le 16.
- Applicare una protezione anti Uva Uvb con Fp 50+ su tutte le zone esposte, senza tralasciare orecchie, collo, nuca, mani, dorso del piede. Rinnovare sempre l’applicazione ogni due ore e dopo ogni bagno.
- Utilizzare una protezione ad alta tollerabilità, resistente all’acqua, alla sabbia, al sudore e testata sotto controllo dermatologico e pediatrico.
- Evitare l’esposizione prolungata, anche se si è applicato un Fp elevato.
- Impiegare sempre prodotti dopo sole per lenire e idratare la pelle.
- Nel considerare il tempo trascorso al sole, prestare attenzione a eventuali superfici riflettenti e a particolari condizioni climatiche, quali cielo coperto o giornate ventose.
- Attenzione alla scelta degli indumenti: i capi sintetici e colorati proteggono di più rispetto ai capi di fibre naturali. La protezione diminuisce se il capo è bagnato.
- Attenzione ad alcuni “falsi amici”: l’ombrellone lascia passare il 50% dei raggi del sole; in acqua, a un metro di profondità, arriva il 90% dei raggi. In montagna si avverte meno il caldo, ma la radiazione aumenta man mano che si sale di quota.
- Effettuare periodici controlli dal dermatologo per verificare che non ci siano nevi sospetti o problematici. Per il bambini effettuare una visita dermatologica entro il primo anno d’età.