Talco sì o talco no? Ogni mamma si pone questa domanda, perché in giro se ne sentono molte, pareri diametralmente opposti sull’utilizzo, i benefici e gli effetti negativi di questo prodotto per la pelle del bambino. Sfatiamo un mito allora: il talco non va bandito, va semplicemente usato con accortezza.

Utilizzare con giudizio

Il talco, infatti, aiuta a togliere l'umidità dopo il bagnetto e al cambio del pannolino. Non bisogna esagerare (come con tutti i prodotti, d’altronde) e, soprattutto, bisogna fare attenzione al dosaggio: il talco sulla pelle non fa danni se usato con moderazione; quello che è dannoso per il bambino è inalare la polvere che può spargersi se il barattolo viene rovesciato con troppo vigore ed eccessiva velocità. Meglio allontanarsi dal volto del piccino, porre una piccola quantità di prodotto sul palmo della propria mano e con cautela metterlo sul sederino del bambino e nelle pieghe dell’inguine, facendo attenzione a non spargerlo nella zona pubica. Il talco aiuta anche nei casi di sudorazione accentuata, soprattutto nelle pieghe delle gambe e delle braccia e sotto le ascelle, ma non va mai applicato sulla cute non sana: in caso di dermatite da pannolino o sulla pelle molto irritata, per esempio, può provocare un peggioramento dell’irritazione. Anche nel caso in cui il bambino soffra d’asma va evitato l'utilizzo del talco poiché, come tutte le polveri, potrebbe scatenare una crisi e lo stesso divieto vale se si programma di esporre il bambino ai raggi solari, perché il talco può favorire la comparsa di macchie sulla pelle del piccino.

Infine una precisazione: il talco può essere utilizzato anche sulla pelle dei neonati, a patto, però, che la formulazione sia iperdelicata e senza profumazioni, così da evitare il rischio di allergie, e scartando, dunque, quelli più diffusi a base di mentolo.

Prodotti correlati

Articoli in Evidenza