La voglia di rinnovare il look spesso si traduce nel cambiare colore di capelli. Molte donne, infatti, spinte dal desiderio di regalare un tocco di novità al proprio aspetto, decidono di modificare la nuance della propria chioma. A questo punto, però, ci si trova di fronte a un bivio: optare per un cambiamento drastico o lasciarsi aperta la possibilità di tornare al colore naturale? Ecco alcuni consigli per orientarsi nella scelta tra la colorazione permanente o semipermanente.
Questo tipo di colorazione contiene ammoniaca e agenti ossidanti. Il colore, perciò, penetra all’interno del capello modificandone i pigmenti naturali. Si tratta della soluzione ideale per le donne che vogliano cambiare colore a lungo o coprire i capelli bianchi; se si è indecise, invece, meglio evitare: se a lavoro terminato il risultato non piace, infatti, l’unica via di uscita è tagliare i capelli. La tinta va poi ritoccata regolarmente, circa una volta al mese, per coprire la ricrescita.
Una delle principali differenze tra colorazione permanente e semipermanente, è che quest’ultima è meno aggressiva della prima, ma ha una durata più limitata: dopo una decina di lavaggi l’effetto appare smorzato. Non contenendo ammoniaca, infatti, agisce solo sulla superficie del capello e non ne modifica la struttura. La tinta semipermanente è adatta per coprire i primi capelli bianchi e per provare temporaneamente un nuovo colore.