Il cronoinvecchiamento e il fotoinvecchiamento sono due diversi tipi di invecchiamento cutaneo. Ogni individuo ha una modalità unica di invecchiare, così come ogni individuo è unico e irripetibile. Per invecchiare bene dovremmo poterci scegliere i genitori, cioè ereditare un pacchetto genetico felice, per contrastare i danni del tempo.
Il cronoinvecchiamento comporta una degenerazione progressiva dell’epidermide, del derma, e del microcircolo sottostante. Le fibre preziose che costituiscono l’impalcatura della cute (elastine, collagene e reticolari) si degradano, si scompaginano, non vengono più sostituite da nuovi elementi, perché il fisiologico turn over cellulare va rallentando fino quasi a fermarsi, garantendo, al massimo, solo la cicatrizzazione.
Le alterazioni metaboliche possono, inoltre, favorire modificazioni strutturali delle cellule anche in senso neoplastico. Infatti, molte lesioni degenerative che caratterizzano l’invecchiamento cutaneo possono essere considerate “precancerosi” (non necessariamente evolventi in neoplasie vere e proprie, la cui malignità è, per fortuna, molto contenuta) a dimostrazione di quanto possa essere impalpabile il limite tra patologia e inestetismo per quanto attiene alla cute.
Il fotoinvechiamento invece è la risultante del danno indotto dall’esposizione alle radiazioni solari (Uva/Uvb) che, in pratica, ripropone gli stessi danni del cronoinvecchiamento, anticipandoli, consolidandoli, comportando in più un vero e proprio danno cellulare a carico del Dna nucleare.
I radicali liberi giocano un ruolo determinante nel favorire tutti i processi degenerativi, il crono invecchiamento quindi e il fotoinvecchiamento, favorendo il processo di ossidazione cellulare. Il loro ruolo nefasto nei confronti della pelle provoca un danno significativo, soprattutto a carico dell’acido ialuronico e del collagene. Combattere i radicali liberi, limitare le esposizioni solari, controllare il peso, tenere a bada lo stress, non fumare, non esagerare con gli alcolici: queste sono le misure preventive di base per contrastare l’invecchiamento generale e quindi quello cutaneo.