Perdere i capelli è una sorta di trauma psicologico sia per quanto riguarda la calvizie precoce dell'uomo sia, e soprattutto, se la calvizie colpisce la donna. Quando la chioma inizia a diradarsi "pericolosamente", è opportuno intervenire immediatamente perlomeno con una diagnosi e una ricerca delle cause.
Per ciò che concerne la calvizie maschile, questa solitamente è causata da un naturale processo di invecchiamento strettamente legato a una predisposizione genetica soggettiva (in questi casi, è sufficiente osservare la familiarità del fenomeno e la sua frequenza nelle generazioni) ma può essere scatenata anche da altri fattori come, per esempio, lo stress prolungato nel tempo (nell'uomo quasi sempre collegato alla carriera).
Se la calvizie colpisce la donna, invece, le cause possono essere frequentemente ritrovate nell'aspetto traumatico-psicologico (basti pensare a quanto siano legate psiche e patologie come la dermatite seborroica o l'alopecia a chiazze). Una volta isolata la causa determinante la caduta dei capelli, è opportuno mettere a punto strategie personalizzate insieme agli specialisti in dermatologia e tricologia, nonché facendosi aiutare dal punto di vista psicologico da un percorso di psicoterapia e riduzione dello stress (importanza dell'aspetto psicologico nella cura calvizie).
Nel casi in cui, invece, la calvizie sia una specie di "condanna" genetica data la familiarità (frequente tra gli uomini, oggi esistono numerose tecniche per favorire la ricrescita dei capelli, in ultimo l'intervento chirurgico. Se il fenomeno colpisce la donna ed è, invece, legato allo stress o agli sbalzi ormonali fisiologici, è necessario agire alla prima comparsa dei sintomi (diradamento dei capelli) con fiale ricostituenti da frizionare sul cuoio capelluto integratori alimentari specifici.