Le macchie scure della pelle sono di tanti tipi: come distinguerle

Le macchie scure della pelle sono assai frequenti e di vario tipo. Si manifestano soprattutto sul viso, sulle mani, sulle spalle e sul décolleté. Consistono in un accumulo di melanina, sostanza responsabile, con carotene, emoglobina e altri pigmenti, del colore della pelle. Nel loro insorgere ha un ruolo fondamentale l’esposizione al sole, ma possono essere stimolate anche da altri fattori (per esempio, traumi cutanei, dermatiti eccetera).

Le macchie scure della pelle si distinguono in congenite (come le lentiggini) e acquisite (come le efelidi, il melasma o cloasma, l’ipermelanosi derivata da uso di farmaci o cosmetici). L’accumulo di melanina può manifestarsi a diverso livello di profondità: a seconda che sia più o meno profondo, la colorazione sarà più o meno scura e intensa. Si passa da ocra, a marrone chiaro, a marrone scuro, a bruno, blu, ceruleo. L’analisi del tipo di macchia permette di calibrare l’intervento terapeutico-cosmetico, tanto più semplice quanto più l’inestetismo è superficiale.

Per trattare e contrastare le macchie scure della pelle è necessaria prima di tutto una fotoprotezione costante: evitate prolungate esposizioni al sole, soprattutto nelle ore centrali della giornata, e a lampade solari; non usate profumi se siete esposti ai raggi solari; sospendete, quando vi sia possibile, terapie fotosensibilizzanti. Esistono poi prodotti depigmentanti e schiarenti da usare con continuità, sapendo che il trattamento richiede tempo, pazienza e costanza. Tra le sostanze più efficaci: l’acido cogico, l’acido salicilico, l’acido azelaico, l’acido ascorbico e i suoi derivati, come il glucoside ascorbile, l’acido fitico, l’arbutina. Si può anche ricorrere a trattamenti ambulatoriali, eseguiti dal medico specialista: peeling meccanici e chimici esfolianti permettono di aumentare il turnover cellulare e di eliminare la melanina in eccesso.

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