Gli ormoni che interessano e scombussolano l’organismo della donna in gravidanza sono responsabili anche dell’aumento di produzione di melanina da parte dei melanociti. Da questo deriva la comparsa, frequente già a partire dal terzo-quarto mese di gestazione, di macchie di colore scuro sulla pelle. Le macchie in gravidanza prevalentemente si vedono apparire sulle guance, il naso e sopra le labbra, ma possono far la loro comparsa anche sul corpo, oppure capita che la produzione di melanina si concentri in zone già interessate e che si allarghino macchie o iperpigmentazioni già presenti prima della gravidanza.

La maschera gravidica o cloasma -così viene scientificamente definito il fenomeno- sparisce dopo il parto, una volta che la donna ha ritrovato il suo solito equilibrio ormonale. Quindi inutile allarmarsi troppo: come sono venute se ne andranno. Ma chi volesse mascherarle può, comunque sia, ricorrere al make up: uniformare l’incarnato con un fondotinta o un correttore del colore richiede solo pochi gesti.

Quello che assolutamente non bisogna fare per peggiorare le macchie in gravidanza è esporsi al sole senza proteggere le macchie (e tutta la pelle in generale!) con filtri anti Uva e Uvb e solari ad altissima protezione. La pelle in gravidanza, infatti, è molto più sensibile e non c’è modo migliore per rendere le discromie ancora più evidenti e perenni che prendere il sole senza la giusta fotoprotezione.

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