La nostra pelle possiede meccanismi di difesa naturale (relazione pelle sole) che le consentono di affrontare i danni causati dai raggi solari. Una di queste è la pigmentazione melanica, cioè l'abbronzatura. La sintesi della melanina viene stimolata dai raggi Uvb.

La melanina prodotta viene trasferita nello strato corneo, producendone la pigmentazione e conferendo così un effetto protettivo, che si manifesta attraverso differenti meccanismi:

  • riflessione delle radiazioni (effetto schermo)
  • diffrazione sulle radiazioni
  • assorbimento di oltre il 70% dei raggi ultravioletti
  • protezione del Dna cellulare, grazie alla neutralizzazione dei radicali liberi

Bisogna però tenere presente che più aumenta l’età, maggiormente diminuiscono i melanociti (in misura del 10% circa ogni 10 anni di età) e così l’abbronzatura diventa, con il passare degli anni, sempre meno efficace.

I tipi di melanina prodotti sono due:

  • l'eumelanina di colore bruno-nero, prevalente nei soggetti di pelle nera; essa protegge la cute dall'aggressione degli Uv, agendo sia come filtro che ostacola la penetrazione delle radiazioni, sia come spazzino dei radicali liberi.
  • la feomelanina di colore biondo-rosso, presente soprattutto nei soggetti con carnagione chiara e lentigginosa, occhi chiari e capelli biondo-rossicci. E’ un filtro meno efficace e può addirittura degradarsi per azione degli Uv.

In genere, sono presenti entrambi i due tipi di melanina: la presenza maggiore dell'uno o dell'altro tipo determina la diversa carnagione e le diverse reazioni al sole.

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