Profumi e umore, come metterli d’accordo

I profumi influenzano l’umore e viceversa. La relazione tra profumi e umore può portare alla scelta frettolosa o errata di una fragranza. L’influenza del profumo sull’umore Un po’ come sosteneva lo scrittore francese Marcel Proust, i profumi sono legati a ricordi, sensazioni e riminiscenze positive oppure negative. Il fatto che un profumo influenzi positivamente il nostro modo di sentirci oppure che indisponga in senso negativo il nostro stato d’animo, è legato ai ricordi che giacciono in fondo alla nostra mente e alla nostra anima. Esistono però alcuni tipi di profumo che hanno la prerogativa di scatenare la produzione di serotonina ed endorfine, precursori del buonumore. I profumi del buonumore Tra le fragranze in grado di stimolarci in senso positivo ci sono quelle dette “gourmand” ovvero legate a sentori rassicuranti, che hanno a che fare con l’infanzia il più delle volte. Tra queste vi sono la vaniglia bourbon, il cioccolato e il caramello, ma anche sentori più inediti come il marshmallow, lo zucchero a velo o la meringa. Così come esistono profumi floreali correlati a tempi passati e legati a sensazioni positive, che “sanno di buono”: molti cipriati, così come i jus con note quali mughetto, rosa e viola. Vi sono poi profumi contagiosi perché persistenti come la tuberosa e il gelsomino, così come fragranze quali gli agrumi che stimolano all’azione e alla concentrazione.

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