Sapone e syndet per la pulizia del viso: ecco come si scelgono

Il sapone per il viso, ma anche il syndet, cioè la versione sintetica ottenuta senza il processo di saponificazione, sono i prodotti di detersione più conosciuti e popolari. Le formulazioni in commercio sono veramente molte e si trovano specifici saponi per ogni problema cutaneo

La semplicità di utilizzo, che non richiede particolari accorgimenti o istruzioni complicate, è un punto a vantaggio dei saponi solidi per il viso. Inoltre, hanno un ottimo potere pulente e permettono, se miscelati con acqua termale o tonico, di svolgere un piacevole massaggio. L’importante è che siano sempre seguiti da un risciacquo scrupoloso, per non lasciare residui a contatto con la pelle.

I detergenti liquidi o i syndet o i saponi liquidi sono senz’altro meno aggressivi e nocivi dei solidi. Possono essere formulati con tensioattivi più delicati, però è da limitarne l’uso a pochi casi e non per lungo tempo: per i ragazzi che amano sentire l’acqua sulla pelle e che non sono ancora abituati all’uso delle emulsioni. Sono per questi ottimi detergenti di passaggio; per una pelle molto grassa e impura, che necessita di una pulizia più radicale.

Anche in questo caso, però, con il miglioramento dello stato della cute e il ritorno alle condizioni fisiologiche, è consigliabile continuare con un prodotto detergente in emulsione.

Per la scelta, meglio propendere per quelli delicati e a pH neutro. L’ultima parola ce l’ha la pelle del viso: dopo la detersione tira, brucia, pizzica? Se la risposta è sì non state usando il prodotto giusto: potrebbe essere un sapone troppo energico o troppo sgrassante. Sono da evitare anche per lo strucco: entrambi, ma soprattutto i saponi tradizionali, non hanno un’azione “solvente” idonea e potrebbero essere irritanti per le mucose.

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