Caratteristiche e particolarità dei profumi floreali

Famiglia olfattiva vastissima, i profumi floreali costituiscono oltre la metà della produzione mondiale di fragranze al femminile. Non è difficile immaginare perché, in fondo, visto che i fiori costituiscono la materia prima naturale per (quasi) ogni tipo di profumazione.

Le caratteristiche dei profumi floreali

In modo preliminare è utile operare una prima distinzione all’interno dei profumi fioriti, quella che riguarda il numero di varietà di fiori che compongono la fragranza: si parla di “solifiore” nel caso in cui il bouquet sia caratterizzato da una sola nota floreale. Ma si tratta di esempi particolari, perché una composizione è in genere qualcosa di sfaccettato e complesso, determinata dall’unione di molte varietà di fiori, combinate per un effetto finale armonico e arioso.Nel caso di fiori molto rari o delicati, la profumeria ricorre a molecole di sintesi per riprodurre il profumo di queste insolite varietà. I profumi floreali sono spesso il risultato di combinazioni con altre famiglie olfattive, in particolar modo con quelle legnose e fruttate. Infatti, oltre al floreale “puro”, gli accostamenti più comuni sono i floreali muschiati, marini e sensuali.Ovviamente elencare i fiori che compongono le fragranze vorrebbe dire iniziare una lista infinita di nomi. Sicuramente tra le varietà più sfruttate ci sono: rosa, mughetto, gelsomino, tuberosa.

I capostipiti della famiglia olfattiva

Tra i profumi fioriti compaiono nomi di grandi classici “pour femme” come “Chanel 5” – nato dal connubio con gli aldeidi – e Arpège” di Lanvin. Tra i floreali dal carattere marino citiamo Parfum d’Ete di Kenzo e Eau d’Issey, dal tocco fresco e naturale. Tra le varianti fruttate, non si possono dimenticare Trésor di Lancôme e Cool Water Woman di Davidoff. Uno dei recenti classici della famiglia olfattiva infine è Le Parfum di Elie Saab, jus estivo chic e delicato.

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