I punti neri sono comedoni aperti, punti bianchi che si sono “ostruiti”. Ma da cosa sono formati? Da sebo, cheratina (il tappo cheratinoso è la causa ultima dell’occlusione del follicolo) e batteri di vario tipo. I punti neri colpiscono le pelli impure, grasse e miste (quest’ultime sulla zona T, naso-mento-fronte).

Punti neri naso, trattamenti

Per trattare i punti neri sul naso, tipici della pubertà ma frequenti anche in età adulta, è necessaria prima di tutto una perfetta pulizia della pelle. La detersione deve prevedere prodotti specifici che siano antibatterici e micotici ma delicati. In seguito è possibile agire sulla zona con sieri purificanti, stick antisettici e gli specifici cerotti cosmetici (per i punti neri naso). Questi ultimi sono cerotti purificanti con la forma del naso, si lasciano agire e poi si strappano. Sulla superficie del cerotto resta il “nero” ovvero tutto ciò che occlude il poro. Importantissima anche una pulizia periodica in istituto o bagni di vapore fai da te tra le mura domestiche. Ciò che conta, infatti, è impedire la formazione del tappo cheratinoso. Una cosa da non fare mai, in alcun caso, è schiacciare i punti neri. Questa comune operazione, se non eseguita da mani esperte (estetista), può dar luogo a infezioni, infiammazioni e cicatrici.

Prodotti correlati

Articoli in Evidenza