La pelle cambia con il passare degli anni e, di conseguenza, cambiano anche le sue reazioni al sole. I bambini hanno una pelle molto delicata e indifesa, perché non ha ancora acquisito le difese naturali che entrano in gioco quando, da adulti, ci si espone ai raggi ultravioletti.
Lo strato corneo è più sottile e permeabile rispetto a quello degli adulti, il sistema immunitario non è del tutto sviluppato, la produzione di melanina non è ancora ben organizzata e, infine, il film idrolipidico non è del tutto formato, perché le ghiandole sebacee entrano in piena attività soltanto a partire dalla pubertà. Per tutti questi motivi si raccomanda di non esporre ai bambini ai raggi diretti o riflessi del sole prima dei due-tre anni.
Dopo i tre anni, evitare l’esposizione nelle ore in cui l’irradiazione è più intensa (alle nostre latitudini tra le 11,00 e le 15,00 dell’ora legale), utilizzare protezioni solari bambini alte o molto alte e applicarle ogni due ore e sempre dopo il bagno o un’intensa sudorazione. Inoltre, devono essere esposti in modo graduale e progressivo, aumentando la durata di 15/30 minuti al giorno.