Lo strato granuloso dell’epidermide presenta ancora cellule appiattite, tipiche del sovrastante strato lucido, ma esse sono dotate di un piccolo nucleo, le cellule granulose, che sono state spinte verso l’alto dall’intensa attività riproduttiva degli strati sottostanti.
Le cellule dello strato granuloso sono ricche di granuli di cheratoialina, di fibrille e di filaggrina, una proteina che stimola la trasformazione dei cheratinociti, favorisce il legame dei filamenti di cheratina e si degrada rilasciando le sostanze che formano l’NMF, il fattore naturale d’idratazione. Queste cellule producono inoltre altre proteine, tra cui l’involucrina e la loricrina, che si depositano a livello della membrana cellulare, formando una parete resistente.
Nello strato granuloso troviamo poi i corpi di Odland, detti anche corpi lamellari, vescicole provviste di membrana contenenti numerosi strati lamellari di lipidi, disposti uno sull’altro. La membrana dei corpi di Odland va a fondersi con la membrana delle cellule più superficiali dello strato granuloso e i lipidi vengono rilasciati all’esterno per esocitosi. Questi grassi vanno poi a disporsi tra un corneo cita e l’altro, formando il cemento intercorneocitario, una sostanza costituita in prevalenza da acidi grassi, ceramidi e colesterolo.