Con il passare degli anni rallentano i bioritmi, nelle donne soprattutto a causa della diminuzione della produzione ormonale e le attività fisiologiche della pelle diventano meno efficienti: di giorno la cute non riesce più a esplicare in modo efficace la sua funzione barriera nei confronti delle aggressioni esterne e di notte non è più in grado di autoripararsi in modo spontaneo e di sopperire alla perdita di acqua transepidermica. O per lo meno, l’attività è talmente rallentata che non riesce a stare dietro alle necessità concrete della pelle.

Inoltre, con l’avanzare dell’età si alterano anche i bioritmi in relazione alle ore di sonno, che tendono a ridursi, alterando il ritmo notturno del rinnovamento cellulare. Si crea così anche di notte un accumulo di scorie determinate dall’alterato funzionamento delle attività cutanee, che vanno a sommarsi ai danni diurni e che devono essere smaltite da un flusso ematico e linfatico anch’essi deficitari.

Per adeguarsi ai nuovi e diversi bioritmi, anche i trattamenti cosmetici fanno la loro parte, aiutando la pelle durante il giorno a proteggersi dalle aggressioni esterne e durante la notte a riparare i danni, lo stress ossidativo e l’eccessiva perdita d’acqua. Ecco perché tra una crema giorno e una crema notte c'è differenza: hanno compiti diversi.

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