Colorazione capelli, come orientarsi

La colorazione per capelli può essere permanente oppure semplicemente riflessante. Con o senza ammoniaca, deve rispettare la natura della chioma.

La colorazione permanente

La colorazione per capelli permanente va ad agire sui pigmenti naturali del capello, modificandone la tonalità. La formulazione delle tinture permanenti contiene ammoniaca e agenti ossidanti: il colore infatti penetra nella fibra del capello in profondità e agisce per ossidazione. Questo tipo di colorazione è indicato per chi ha tanti capelli bianchi e per chi desidera cambiare radicalmente il colore della chioma. Si può utilizzare su capelli naturali o già decolorati. La tinta permanente però, modificando la pigmentazione, ha la controindicazione della ricrescita (e dell’antiestetico stacco di colore) e quindi richiede costanti ritocchi. I prodotti contenenti ammoniaca non sono ideali in gravidanza o allattamento e vanno evitati dai soggetti allergici. In ogni caso, andrebbe sempre effettuata una prova di tollerabilità del trattamento colorante dietro l’orecchio, 48 ore prima dell’uso.

La colorazione senza ammoniaca

Le colorazioni senza ammoniaca modificano la tonalità dei capelli in modo temporaneo e si lavano via con pochi shampoo. La loro durata è di circa 4-5 settimane e l’utilizzo è molto semplice. Adatte per il fai da te, le tinte senza ammoniaca di solito sono già pronte all’uso e si applicano prima dello shampoo sui capelli asciutti oppure come shampoo riflessante sui capelli umidi.I coloranti contenuti nella formulazione infatti sono diretti e non penetrano nella fibra del capello. Queste colorazioni pigmentano quindi solo la superficie della chioma e si rendono adatti anche in gravidanza e allattamento. Ideali se i capelli bianchi sono pochi, se il cuoio capelluto è sensibile e se il capello appare sfibrato o provato da precedenti trattamenti chimici aggressivi.

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